Sono disponibili i risultati del sondaggio gastro-alberghiero!
Che sia di sera, di notte o nel fine settimana: il 79% dei dipendenti del settore alberghiero e della ristorazione sarebbe pronto ad accettare più turni di lavoro non attrattivi se in cambio ci fossero dei supplementi salariali. Questa è la conclusione di un sondaggio su larga scala condotto dall'organizzazione degli impiegati Hotel & Gastro Union al quale negli ultimi dieci mesi hanno partecipato oltre 12'700 persone del settore.
Dopo la raccolta firme «Uniti contro la carenza di personale» del 2023, alla quale hanno preso parte più di 22’200 persone, Hotel & Gastro Union a gennaio di quest’anno ha lanciato il sondaggio gastro-alberghiero. «Volevamo scoprire quali fossero i punti dolenti dei dipendenti del settore alberghiero e della ristorazione», afferma Roger Lang, responsabile di diritto, politica sociale e campagne presso Hotel & Gastro Union. Il salario, gli orari di lavoro, l’equilibro tra lavoro e vita privata, la considerazione e le prospettive in azienda: questi i punti focali del sondaggio che si è svolto online.
«12'700 lavoratrici e lavoratori ci hanno comunicato la loro opinione. Siamo rimasti sorpresi da un numero di partecipanti così alto. È la dimostrazione che i problemi più gravi del settore non sono ancora risolti», spiega Roger Lang. Il salario rappresenta ancora una delle sfide più grandi: una persona su tre si dichiara insoddisfatta. Il 79% delle persone che ha preso parte al sondaggio ha affermato che sarebbe maggiormente disposto ad accettare orari di lavoro meno graditi – come quelli serali, notturni o nei fine settimana – se in futuro per tali turni ci fossero degli aumenti salariali. «Sono anni che Hotel & Gastro Union chiede un aumento generale dei salari a tutti i livelli di qualificazione», così Roger Lang.
Comunicare i piani di lavoro con anticipo per favorire l’equilibro tra lavoro e vita privata
Alla domanda sulla soddisfazione relativa all’equilibrio tra lavoro e vita privata, circa il 60% degli intervistati ha risposto positivamente; tuttavia, l’alta percentuale di persone insoddisfatte (ancora il 40%) indica che in molte aziende la ripartizione degli orari di lavoro necessita di essere rivista. «La comunicazione anticipata dei piani di lavoro permette ai dipendenti di conciliare meglio il lavoro, la vita privata e il tempo libero», afferma Roger Lang, che considera invece positivo lo sviluppo della considerazione, della comunicazione, nonché del diritto di avere voce in capitolo nelle imprese. Il 57% ha dichiarato di essere soddisfatto o molto soddisfatto della comunicazione nella propria azienda e quasi il 26% si è definito invece insoddisfatto o molto insoddisfatto. Il 55% è soddisfatto o molto soddisfatto del diritto di poter avere voce in capitolo in azienda, mentre ben il 26% continua ad esserne insoddisfatto.
Sulle possibilità di sviluppo nel settore e nella propria impresa i pareri sono stati prevalentemente positivi: più del 50% si dichiara soddisfatto o molto soddisfatto.«Questo risultato dimostra che nonostante i problemi d’immagine, il nostro settore offre comunque delle buone prospettive e che i nostri sforzi nella formazione e nella formazione continua danno i loro frutti», conclude Roger Lang.